La linea dell’orizzonte è mediana.
La calma nitida, perfetta.
Inspiro le onde che s’infrangono nei miei polmoni aridi.
Espiro lo spazio spiegato.
Sempre perfetto.
La mente divaga.
Ore.
La linea trema e scende.
Lo sguardo si appoggia dove i colori trasformano le sagome.
Inspiro il rosa di quando ero bambina, il rosso del desiderio che precede la notte.
Espiro e conservo la sensazione di morte.
Nulla è perfetto.
La mente è incantata.
Notte.
Non ci sono più confini, né sbavatura alcuna.
Le ombre mi avvolgono in abbracci corvini. Inspiro più forte.
Espiro arrendevole al mare in fermento.
Ombre e luci.
La mente nel vuoto cosmico.
Attesa.
L’orizzonte rinviene.
Lo sguardo alto nei colori timidi e dolci.
Il ricordo velato, le stelle ridacchiano.
Inspiro la fine di un sogno.
Espiro lasciando spazio alla luce.

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